RECINTO

EX CONVENTO DI NOSTRA SIGNORA DI MONSERRAT

Il Museo de la Charreria si trova all'angolo tra Isabela Catolica e Izazaga, nel centro di Città del Messico, nell'ex convento di Nuestra Señora de Monserrat, e ha una significativa origine e rilevanza storica.

STORIA

XVI secolo

L'Ex Convento de Nuestra Señora de Monserrat fu fondato tra il 1587 e il 1590 con l'immagine della Vergine portata dalla Spagna.

Nell'anno 1580 due ricchi spagnoli, D. Diego Jiménez e D. Fernando Moreno, si trovavano in questa città. Essendo privi di eredità e molto devoti alla Madonna di Montserrat di Catalogna, utilizzarono parte delle loro ricchezze per far arrivare dalla Spagna un'immagine scolpita della Beata Vergine, uguale all'originale per dimensioni e persino per colore. Per estendere e stabilire il culto pubblico della loro amata patrona, decisero di lasciarle in eredità tutti i loro beni, costruendole una chiesa e una cappella decenti, con fondi sufficienti per il mantenimento dei cappellani e altre opere pie. In quel periodo scoppiò una grande epidemia che causò orribili devastazioni; vedendo la mancanza di un ospedale per assistere gli indiani, quegli uomini pii decisero di costruirne uno per far fronte alla necessità. A tal fine, ne fondarono uno nei Lomas de Santa Fe, a poca distanza da Tacubaya, dove sembra che ora esista il Molino de Belén, come luogo più salubre e opportuno per curare i malati, e allo stesso tempo pensarono di aggiungere all'ospedale la cappella che stavano cercando di costruire per Nuestra Señora de Monserrat.

Sull'esempio dei due suddetti soggetti, altri devoti ne seguirono l'esempio e decisero di fondare una confraternita, per la quale ottennero una bolla da Sua Santità Gregorio XIII, il 30 marzo 1584, con tutte le grazie e i privilegi di cui godeva quella della Catalogna. Con questo si iniziò a costruire con più ardore e si pensò, appena finita l'epidemia, di convertire quell'edificio in un monastero benedettino.

XVII secolo

Nel 1614 arrivarono i primi padri benedettini, Diego Sánchez e Juan Victoria, e il complesso divenne una scuola. Nel corso di questo secolo, l'ex convento fu utilizzato come istituto educativo e il chiostro fu adibito a speziale, dove si preparavano le medicine per i malati.

XVIII secolo

L'ex convento era occupato dalle monache geronimiane, che si occupavano dell'educazione religiosa e della copia di manoscritti. In questo secolo non si hanno informazioni documentarie sull'ex convento.

XIX secolo

Nel 1821 fu ordinata la chiusura dell'ex convento. Nel 1861, la chiesa fu riaperta al culto cattolico e l'anno successivo fu ordinato che l'edificio del convento fosse diviso in lotti da distribuire tra diverse famiglie. Tuttavia, quest'ordine non fu eseguito e l'immagine della Vergine di Monserrat fu trasferita in un'altra chiesa.

20° secolo

L'ex convento ha subito l'allargamento dell'Avenida Izazaga e ha subito i cambiamenti dell'ambiente circostante. Nel 1931 fu dichiarato monumento coloniale, ma l'anno successivo fu chiuso al culto pubblico a causa di conflitti religiosi. Nel corso di questo secolo, l'edificio ha avuto diverse destinazioni d'uso, come caserma per i soldati e casa della Federazione Socialista dei Lavoratori.

Nel 1970, l'ex convento fu acquistato dal Dipartimento del Turismo e iniziarono i lavori di ristrutturazione. Nel 1973 la cappella fu donata alla Federazione Nazionale dei Charros e divenne il Museo della Charreria, noto come "El Palacio de la Charreria". Nello stesso periodo, la Lotteria Nazionale di Assistenza Pubblica stanziò le risorse per il completamento del programma di ristrutturazione del museo, con l'obiettivo di preservare la cultura e la tradizione del Messico.

L'ex Convento de Nuestra Señora de Monserrat, attualmente sede del Museo de la Charrería, è stato testimone di numerosi eventi storici nel corso dei secoli, essendo un importante simbolo culturale del Messico.