LANZAS
Le lance esposte al Museo de la Charrería sono emblematiche dei lanceros cinesi, abili cavalieri che padroneggiarono l'arte del combattimento con la lancia in Messico. Questo strumento di combattimento, che risale all'antichità, permetteva ai guerrieri di attaccare a distanza, tenendo a bada gli avversari e sfruttando la loro lunghezza per una maggiore efficienza sul campo di battaglia.
Nate da una necessità pratica nella guerra e nella caccia, le lance divennero le armi distintive dei lanzieri cinesi, che, in quanto abili cavalieri, maneggiavano abilmente non solo la lancia, ma anche il machete e il lazo. Questi tre strumenti fondamentali permettevano loro di effettuare attacchi precisi ed efficaci, ed erano particolarmente utili nei terreni difficili e durante gli scontri in cui la mobilità e la velocità erano cruciali.
Tuttavia, con l'introduzione delle armi da fuoco, le lance iniziarono a perdere la loro importanza in combattimento. La capacità delle armi da fuoco di infliggere danni a distanze maggiori e con maggiore precisione cambiò radicalmente la natura della guerra, portando alla definitiva dismissione delle lance.
In Messico, questo cambiamento può essere ricondotto al periodo successivo alla Guerra messicano-americana (1846-1848). Alla fine del XIX secolo, durante e dopo il Porfiriato (1876-1911), i fucili avevano ampiamente sostituito le lance grazie alla loro superiore efficacia in situazioni di combattimento. Questo periodo vide una significativa modernizzazione dell'esercito messicano, che includeva l'adozione di armi da fuoco più avanzate.
Ciononostante, le lance dei lancieri Chinaco rimangono come testimonianza di un'epoca in cui l'abilità, il coraggio e la strategia nel maneggiare questi strumenti erano fondamentali negli scontri. Questi manufatti storici riflettono non solo l'evoluzione delle armi e delle tattiche di combattimento, ma anche la ricca tradizione e cultura guerriera del Messico.
Illustrazioni dell'artista editoriale HELADIO VELARDE di "Chinacos Lanceros".